PREVENZIONE UOMO

A) SANGUE NELLE URINE (EMATURIA)   B) IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA (IPB)

A)Basta una piccolissima perdita di sangue per vedere le urine rosse. Il sangue può essere visibile ad occhio nudo e/o al microscopio in seguito all’esame delle urine. Le cause più frequenti sono:

  1. Infezione delle vie urinarie o dei reni
  2. Calcoli renali o della vescica
  3. Ingrossamento della prostata
  4. Glomerulonefrite
  5. Tumore della prostata, della vescica, dei testicoli
  6. In casi rari di eccessivo esercizio fisico
  7. Anemia falciforme

Alla visione del sangue nelle urine non occorre allarmarsi ma neanche sottovalutare il problema; ogni trattamento specifico deve essere valutato dal medico di fiducia o dallo specialista urologo che affronterà il caso con le modalità più idonee attraverso l’esame fisico del paziente con un’accurata anamnesi clinica e familiare.

In funzione della complessità della patologia le metodiche di indagine sono le seguenti:

  1. Esame urine completo
  2. Urinocoltura + antibiogramma
  3. Ricerca CTM nelle urine( 3 campioni)
  4. Esame del sangue per valutazione PSA e PSA free + esami atti ad escludere anemia falciforme
  5. Ecografia dell’apparato urinario
  6. Ecografia della prostata trans rettale
  7. Uretrocistoscopia (con sonda flessibile)

Le terapie vanno dall’antibiotico nel caso di infezioni delle vie urinarie sia ricorrenti che occasionali sino all’intervento chirurgico risolutivo per i casi più complessi.

Una particolare attenzione per ridurre il rischio di ematurie causate dalle infezioni del tratto urinario è di bere molta acqua, di urinare al bisogno e di urinare subito dopo un rapporto. Inoltre per ridurre la probabilità di calcoli renali, oltre l’assunzione di acqua,  bisogna limitare l’assunzione di proteine e cibi contenenti ossalati (spinaci e rabarbaro).

Per la prevenzione del tumore del rene e della vescica è utile smettere di fumare, bere molta acqua, evitare l’esposizione a sostanze chimiche, seguire una dieta sana, essere sempre attivi.

A Monza Medicina trovi i nostri specialisti Urologi che ti accompagneranno nell’iter diagnostico e terapeutico atto a risolvere le tue problematiche cliniche.

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B) Spesso non poter trattenere le urine o non riuscire nella minzione e attendere a lungo può essere imbarazzante. Occorre superare la resistenza psicologica e rivolgersi al proprio medico  di fiducia e/o allo specialista urologo. I disturbi legati all’iperplasia prostatica non sono correlati alla dimensione della ghiandola; una prostata piccola può scatenare sintomi ostruttivi molto più gravi di una prostata dalle dimensioni maggiori.

Può essere una patologia progressiva specialmente se non viene curata (uretriti, calcolosi) sino alla ritenzione urinaria che può essere acuta o cronica.

La ritenzione acuta è l’incapacità a svuotare completamente la vescica, mentre quella cronica vede l’aumentare del residuo urinario e può sfociare in una compromissione renale.

L’iperplasia prostatica benigna non provoca disfunzioni erettili, ma nello stesso soggetto possono coesistere.

Esami bio-umorali:

  • Esami urine – urinocoltura
  • PSA esame del sangue per escludere eventuale esistenza di carcinoma prostatico (tumore maligno della prostata).
  • PSA Free

Esami strumentali:

  • Esplorazione rettale con la palpazione della prostata da parte del medico
  • Ecografia apparato urinario
  • Ecografia prostatica sia per via s sovrapubica che rettale

A Monza Medicina troverai Medici Specialisti Urologi che ti accompagneranno nell’iter diagnostico e terapeutico.

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