Terapia del dolore e Ozonoterapia: ne parliamo con il dottor Christian Di Maio

Chi non ha mai provato un dolore acuto e persistente? Il dolore acuto, infatti, è quel sintomo che compare all’improvviso in chi sta bene ed è il segno di un danno di fronte a cui il nostro corpo tenta di difendersi, segnalandoci appunto la presenza di un “pericolo” e spingendoci a cercare aiuto. Per capire da dove nasce il dolore e come curarlo ne abbiamo parlato con il dottor Christian Di Maio, specialista in Anestesia e Rianimazione. Al centro Monza Medicina si occupa in particolare di “Terapia del dolore” “Ozonoterapia”.

Terapia del dolore e Ozonoterapia: ne parliamo con il dottor Di Maio

“Il paziente dolorante è un paziente che sta male, che non riposa la notte, che non riesce a seguire le normali attività quotidiane, che si presenta emotivamente depresso. Questo sintomo, se non viene trattato efficacemente nella sua forma d’esordio acuta, di tipo infiammatorio o nocicettivo, evolve sicuramente verso un quadro cronico e il dolore stesso può diventare malattia con notevole impatto sulla qualità della vita  – spiega il dottor Di Maio, specialista del centro Mome – Per trattare il dolore noi tutti spesso utilizziamo i “fans”, farmaci molto utili e importanti ma che allo stesso tempo presentano numerosi effetti collaterali che non ne permettono un utilizzo prolungato nel tempo. Quando il paziente quindi non risponde più ai normali antinfiammatori e ai trattamenti medici proposti, è utile pianificare un programma terapeutico che permetta di curare il dolore prima che diventi intrattabile. Nel centro Monza Medicina, come medico, mi occupo di comprendere le varie componenti e caratteristiche del dolore, studiarne le cause che sono responsabili della sua insorgenza ed eseguire il trattamento più adeguato e specifico, integrando eventualmente l’utilizzo di metodiche infiltrative che permettono di bloccare l’insorgenza dello stimolo algogeno”.

Dottor Di Maio

Cosa intende per metodiche infiltrative?

“Le infiltrazioni con farmaci sono uno dei pilastri della ‘Terapia del dolore’ perché ci permettono di utilizzare farmaci importantissimi come gli anestetici e gli antinfiammatori in regioni ben precise, portando a una risoluzione della sintomatologia nel sito dove origina e si propaga il dolore. Nel nostro centro Mome abbiamo l’opportunità di aggiungere al percorso terapeutico le infiltrazioni di ozono, sfruttandone le sue enormi potenzialità”.

In cosa consiste quindi l’Ozonoterapia?

“L’ozonoterapia attualmente è un trattamento medico ad altissimo potere antinfiammatorio. L’ozono si forma in natura dall’ossigeno per mezzo di scariche elettriche ad alta tensione (fulmini). Allo stesso modo per mezzo di sofisticate macchine si è riusciti a produrre e accumulare l’ozono per poterlo somministrare in ambito medico per sfruttarne le proprietà – racconta il dottor Di Maio –E’ documentato che possiede diverse azioni benefiche: attiva la circolazione in tutti i tessuti favorendo il rilascio dell’ossigeno, svolge funzioni di tipo analgesico, antibatterico antimicotico, immunomodulante e stimolante per la rigenerazione dei tessuti stessi. L’uso in campo medico risale addirittura alla Prima Guerra Mondiale, quando, grazie al suo potere disinfettante, fu impiegato con ottimi risultati nella cura e prevenzione della gangrena. Da allora il suo impiego è stato sempre maggiore: tantissimi sono i medici, in tutti i paesi del mondo, che usano questa tecnica”.

Come viene applicata l’Ozonoterapia nella Terapia del Dolore?

“Sfruttando la sua azione analgesica, antinfiammatoria, decontratturante e trofica; l’ozoterapia trova utilizzo in tutte quelle patologie caratterizzate da una sintomatologia dolorosa su base infiammatoria. Le sue indicazioni principali comprendono essenzialmente le problematiche discali della colonna vertebrale e i processi infiammatori sregolati che sono alla base di molteplici malattie dolorose. Per mezzo dell’azione ossidante-antiossidante l’ozono comporta una riduzione dello stress ossidativo presente in un determinato tessuto comportando una rimodulazione del processo infiammatorio locale”.

“In quest’ottica è esemplificativa l’azione che l’ozono esercita sulle ernie discali. Riesce a disidratare il materiale espulso in modo che l’ernia non entri più in conflitto con la radice nervosa attigua, rimuove i mediatori dell’infiammazione locali responsabili del quadro algico e permette di rilassare la muscolatura paravertebrale che risulta spesso contratta in risposta al dolore. Sono necessari cicli di infiltrazione nella misura di 8-10-12 sulla base del quadro clinico e si ottiene una risposta soddisfacente nell’80% dei casi. L’effetto immediato che il paziente può avvertire nelle infiltrazioni paravertebrali consiste in una sensazione di calore e pesantezza nella regione, indice che l’ozono sta esplicando i suoi effetti, quindi si assiste a una progressiva tolleranza a questi fastidi con progressiva risoluzione del dolore già dalla terza o quarta infiltrazione. Diventa poi fondamentale non sospendere i trattamenti infiltrativi del ciclo terapeutico programmato, altrimenti si rischia la perdita dell’efficacia accumulata nel tempo”.

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Tutti possono effettuare i trattamenti di Ozonoterapia? Esistono delle controindicazioni o allergie?

“L’ozonoterapia è efficace su tutti gli individui senza distinzione d’età, ma ovviamente bisogna sempre contestualizzare il tipo di terapia sul paziente che si ha di fronte. Ad esempio, viene utilizzata nei bambini con le insufflazioni rettali per stimolare il sistema immunitario e viene utilizzata negli anziani con deficit neurologici per aumentare la quota di ossigenazione cerebrale attraverso la ‘Gaei’. Tutte le terapie devono essere tipizzate sul singolo paziente, in modo da utilizzare le dosi e le metodiche raccomandate dalla Società Scientifica di Ossigeno-Ozonoterapia, secondo protocolli ben precisi validati dal Ministero della Salute – continua il dottor Di Maio – Non si può usare, invece, l’ozonoterapia nella gravidanza, nell’ipertiroidismo, nel favismo e nelle coagulopatie. Infine non esiste una vera e propria allergia all’ozono, sarebbe come avere una allergia all’ossigeno che rappresenta una molecola fondamentale per la vita”.

L’ozonoterapia può essere somministrata solo attraverso le infiltrazioni?

“L’ozono può essere somministrato anche attraverso altre vie quali ad esempio le insufflazioni rettali per le disbiosi intestinali; attraverso dei bag ozonoizzati per le lesioni ischemiche localizzate agli arti inferiori come nel piede diabetico; attraverso l’attività idropinica, ossia bevendo acqua ozonizzata e quindi attraverso le creme e soluzioni topiche per trattare gli inestetismi e rinvigorire la pelle. Le applicazioni dell’ozonoterapia, in virtù dei suoi molteplici effetti clinici, trovano spazio in tutte quelle patologie che presentano come movens primario l’infiammazione, ottenendo una immunoregolazione e rimodulazione della risposta dell’organismo all’insulto infiammatorio. Basta pensare all’applicazione fondamentale nella fibromialgia, patologia reumatologica di origine ignota che presenta una difficile diagnosi ed un ancor più difficile trattamento”.

“L’ozonoterapia è stata applicata per mezzo della ‘Gaei’, ossia della Grande Auto Emo Infusione. Consiste nel disciogliere la miscela di ossigeno-ozono nel sangue in modo da permettere una distribuzione sistemica e una efficacia su tutti i distretti corporei. Attraverso il trattamento si ottiene un sollievo generalizzato dal dolore e una rimodulazione dell’assetto infiammatorio sregolato. A questi pazienti è permesso di ottenere importanti risposte cliniche in termini di miglioramento della qualità della vita, riducendo sensibilmente l’ausilio a terapie farmacologiche adiuvanti importanti”.

La Grande Auto Emo Infusione è la stessa terapia utilizzata per i pazienti Covid?

“Durante la pandemia Covid sono stato in prima linea come Anestesista Rianimatore nel Policlinico di Monza per fronteggiare un male oscuro che nessuno conosceva. L’ozonoterapia è stata applicata attraverso protocolli specifici “Sioot” in ambito di ricerca su una selezione di pazienti attraverso la massimazione dell’efficacia dell’ozonoterapia, ossia attraverso la somministrazione sistemica attraverso il sangue. Si è osservato un progressivo miglioramento dei parametri clinici, specie respiratori e di carica virale. Purtroppo non sempre si è riusciti a risolvere il quadro clinico in quanto la patologia Covid è devastante, ma se applicata secondo protocolli ben definiti e su specifiche popolazioni di pazienti permette di ottenere risposte che la sola terapia medica non riesce a dare. In futuro serviranno studi che valideranno l’efficacia di questa metodica per applicarla in ambito medico in tutte quelle patologie che hanno come evento scatenante un processo infettivo sistemico o una sregolazione immunitaria”.

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