L’ozonoterapia per combattere la cellulite: approfitta subito della promozione
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Ozonoterapia e cellulite: ne parliamo con il dottor Monguzzi
Per trattare questo importante tema ne parliamo con il dottor Alberto Monguzzi, medico specialista in Chirurgia Generale e Chirurgia dell’Apparato Digerente; si occupa di cellulite dagli anni Ottanta e dal 1995 svolge l’attività di ozonoterapeuta attraverso l’iscrizione alla SIOOT.
“La cellulite o lipodistrofia è una tipica patologia di pertinenza esclusivamente femminile in quanto fortemente correlata alla produzione di estrogeni. Non va erroneamente vista solo come un inestetismo, ma è una vera e propria patologia che colpisce il tessuto adiposo sottocutaneo; quindi come tale è materia di competenza medica e richiede pertanto la stessa attenzione di qualsiasi altro disturbo – spiega il dottor Monguzzi –La cellulite è causata, oltre che da cause ormonali, da un rallentamento del flusso di sangue nel tessuto sottocutaneo soprattutto in alcune zone più che in altre, come ad esempio gli arti inferiori, i glutei, le braccia e più raramente nell’addome. La riduzione del flusso ematico comporta una diminuzione dell’ossigenazione delle cellule di grasso (adipociti) con conseguente aggravio del microcircolo venoso e linfatico della zona colpita. Col tempo la zona di tessuto colpita tende infatti ad un progressivo indurimento del tessuto adiposo sottocutaneo e compare anche una dolenzia alla digitopressione”.
L’ozonoterapia per combattere la cellulite
Per combattere la cellulite si può quindi far ricorso a dei trattamenti ad hoc di ozonoterapia. “L’ozono, o meglio l’ossigeno-ozono in quanto la miscela di gas è costituita da una parte prevalente di ossigeno e da una piccola percentuale di ozono, agisce contrastando questa evoluzione patologica in tre modi: in primis migliora l’ossigenazione del tessuto trattato, poi stimola il drenaggio dei liquidi interstiziali ristagnanti (l’edema) dovuti sia alla cellulite che alla cattiva circolazione e infine favorisce l’eliminazione del tessuto adiposo mediante la scissione degli acidi grassi lunghi in catene corte e quindi idrofile permettendo la loro eliminazione attraverso le urine. Il grande ulteriore vantaggio dell’ozonoterapia consiste nel fatto che non viene iniettata nessuna sostanza chimica per cui non c’è nessun rischio di eventuali allergie – continua lo specialista del centro medico Mome – La somministrazione dell’ozono avviene, infatti, mediante iniezione della miscela gassosa nel tessuto sottocutaneo con un sottilissimo ago. In ogni seduta si somministrano da 100 a 150 cc. di ossigeno-ozono distribuito nelle parti interessate e il trattamento base consiste in una serie di 10-20 sedute, in base alla gravità della situazione, da effettuare una o due volte la settimana. La somministrazione della miscela è praticamente indolore e un modo molto semplice per valutare l’efficacia del trattamento, che si evidenzia dopo almeno 6-8 sedute, è la misurazione della circonferenza delle cosce o delle braccia. Una volta a casa poi il trattamento viene rinforzato con una applicazione di una crema, anch’essa a base di ozono”.
Altri comportamenti importanti per combattere la cellulite
“Durante la prima visita il medico ozonoterapeuta valuterà la paziente nella sua globalità e se lo riterrà opportuno richiederà degli esami di approfondimento sia ematici che strumentali – conclude il dottor Monguzzi – E’ opportuno però sottolineare che da sola l’ozonoterapia non basta: è fondamentale associare, infatti, tutta una serie di provvedimenti comportamentali altrettanto importanti”.
Eccoli elencati:
- modificare la propria dieta riducendo il sale, lo zucchero, i grassi e abolire gli alcolici;
- assumere quotidianamente, sia a pranzo che a cena, verdura fresca;
- bere molta acqua, specie fuori dai pasti, ma non gasata;
- evitare di fumare;
- fare attività fisica quotidiana: camminare almeno un’ora al giorno, là dove si può arrivare a piedi lasciare a casa l’auto, utilizzare le scale e non usare l’ascensore;
- privilegiare la doccia tiepida di pochi minuti ad un prolungato bagno caldo che comporta una dilatazione dei capillari ed un rallentamento del ritorno venoso;
- evitare scarpe con tacchi alti che compromettono la circolazione venosa e i vestiti troppo stretti che possono ostacolare la circolazione. In alcuni casi il medico ozonoterapeuta potrà consigliare di indossare calze elastiche e valuterà quale grado di compressione dovrà avere la calza stessa;
- evitare i massaggi troppo energici, meglio il massaggio linfodrenante.