Oncoplastica cutanea: i tipi di cancro della pelle e le terapie chirurgiche

Il trascorrere del tempo, l’invecchiamento cutaneo, l’esposizione agli agenti atmosferici e alcune particolari occupazioni determinato la comparsa sulla nostra pelle di neoformazioni, che possono essere benigne, ma in alcuni casi anche maligne e pericolose per la nostra vita. In quest’ottica diventa quindi fondamentale il lavoro svolto dall’oncoplastica cutanea che si occupa della rimozione dei tumori cutanei e della conseguente chirurgia plastica ricostruttiva.

Dopo aver parlato dell’importanza della visita medica preliminare, in questo secondo appuntamento sul tema “oncoplastica cutanea” andremo ad analizzare i vari tipi di cancro della pelle e le terapie chirurgiche per questo tipo di patologie. Ne parliamo sempre insieme al dottor Gianfranco Tunesi, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, nonché specialista del nostro centro Monza Medicina.

I vari tipi di cancro della pelle

Andiamo ad analizzare i vari tipi di cancro della pelle. Allo stato attuale i tipi più diffusi sono tre: carcinoma basocellulare, melanoma e carcinoma a cellule squamose.

– Carcinoma basocellulare: è il cancro della pelle più comune, ha origine da certe cellule dello strato esterno della cute (epidermide). Appare come piccolo rigonfiamento lucido sulla pelle che si ingrandisce lentamente. Il cancro viene normalmente rimosso, con biopsia. L’esame macroscopico è sufficiente, ma la procedura standard per confermare la diagnosi è la rimozione chirurgica con esame istologico.

– Melanoma: si definisce melanoma il cancro della pelle che inizia nelle cellule che producono il pigmento della cute (melanociti). Se si sono diffusi, vengono utilizzati farmaci chemioterapici e la radioterapia, tuttavia la cura è difficile. I fattori di rischio sono dati da un elevato numero di nei atipici o di nei pigmentati (soprattutto se più di 20, in funzione dell’anamnesi familiare), esposizione al sole con ripetute scottature, membri della famiglia con melanoma, pelle chiara, lentiggini. La visita medica con dermatoscopio, un’anamnesi accurata del paziente o la variazione della neoformazione: dimensione, colore, sanguinamento, asimmetria con bordi irregolari (ABCDE del melanoma) sono validi elementi per una corretta diagnosi. La terapia è chirurgica.

– Carcinoma a cellule squamose: il carcinoma spinocellulare è un cancro che inizia nelle cellule squamose della cute, tanto che compaiono sulla pelle come neoformazioni dure, squamose e sanguinanti. Si può svilupparsi sulla cute normale, danneggiata (radioterapia o sole) su neoformazioni cutanee precancerose. La terapia è chirurgica, l’esame macroscopico è sufficiente, ma la procedura standard per confermare la diagnosi è la rimozione chirurgica con esame istologico.

tipi meno diffusi di cancro della pelle, invece, sono: fibroxantoma atipico, sarcoma di kaposi, carcinoma a cellule di Merkel, malattia di paget del capezzolo o paget extramammario, la mattia di Bowen, i cheratoacantomi e i linfomi.

– Fibroxantoma atipico: è un sarcoma cutaneo che cresce lentamente. Compare sulla testa e sul collo negli anziani. Viene diagnosticato con visita medica e biopsia e la terapia è chirurgica.

– Sarcoma di kaposi: è un tumore con aspetti variabili come chiazze piane o escrescenze di colore rosa, rosso o viola sulla pelle. Causato dall’infezione da herpesvirus umano; compare sulle dita dei piedi o su una gamba, oppure anche nelle aree genitali o nella bocca e quindi si diffonde in altre aree, compresi gli organi interni. La terapia è chirurgica con esame istologico, con radioterapia o con farmaci chemioterapici o l’interferone-alfa.

– Carcinoma a cellule di Merkel: si tratta di un raro cancro della pelle che si diffonde rapidamente e che tende a colpire gli individui anziani, di razza bianca. L’età media è quindi di 75 anni oppure nei giovani con immunodeficienze. Si diffonde ai linfonodi, colpisce in tutte le regioni dove è rappresentata la cute. La terapia è l’asportazione chirurgica del tumore con rimozione dei linfonodi ed eventuale radioterapia e chemioterapia.

– Malattia di paget del capezzolo o paget extramammario: è un tipo di cancro della mammella che origina nei dotti galattofori sotto al capezzolo e si evidenzia a livello cutaneo. Possono essere colpiti sia le donne che gli uomini. Il cancro sottostante può o meno essere scoperto dal paziente o dal medico. La diagnosi è data dalla biopsia ed esame istologico dopo exeresi chirurgica.

– La mattia di Bowen: è una forma iniziale di carcinoma a cellule squamose, che è localizzata nell’epidermide e non ha ancora invaso gli strati più profondi della pelle. La diagnosi di malattia di Bowen è la biopsia. Le dimensioni determinano l’aspetto decisionale per la tipologia d’intervento che predilige comunque
l’asportazione chirurgica con esame istologico visto l’origine istologica del tumore.

– I cheratoacantomi: sono neoformazioni sulla superficie cutanea. Compaiono sul volto nelle aree di maggior esposizione del sole con crescita rapida. Il trattamento è chirurgico con esame istologico.

– Linfomi: sono tumori dei linfociti che diventano cancerosi e possono diffondersi in ogni distretto anche a livello cutaneo. Si manifestano con lesioni eritematose e desquamative, che possono essere presenti sia nel tronco che negli arti.

Le neoformazioni benigne

Possono essere presenti anche neoformazioni benigne, che possono essere rimosse anche direttamente dalla dermatologa dopo l’apposita visita.

– Verruche: piccole escrescenze sulla pelle causate dal virus del papilloma umano. I medici identificano le verruche attraverso l’esame visivo o, raramente, eseguono una biopsia. Quelle che non scompaiono autonomamente possono essere rimosse con sostanze chimiche, congelamento, e/o bruciatura e taglio.

– Cheratosi Seborroiche: sono solitamente escrescenze color pelle, brune o nere, localizzate sulla superficie cutanea in ogni distretto. Non sono maligne, ma antiestetiche. Possono essere eliminate con l’asportazione chirurgica

– Cisti cutanee: sono neoformazioni sottocutanee, che contengono materiale liquido o solido prevalentemente di natura sebacea spesso con odore sgradevole. Non creano dolori, ma possono infettarsi e in questo caso è consigliabile l’uso di antibiotici. Vengono eliminate con l’exeresi chirurgica, ma c’è la possibilità che possano recidivare.

– Fibromi cutanei: sono piccole escrescenze soffici, di solito hanno lo stesso colore della pelle o sono leggermente più scure. Si formano su collo, ascelle, inguine e non solo. Non causano problemi, ma possono essere considerati antiestetici. Possono essere asportati con un’incisione o bruciandoli con un elettrocauterio.

– Angiomi stellati: piccola macchia sulla pelle di colore rosso intenso con delle linee rosse che decorrono dal corpo centrale con aspetto simile ad un piccolo ragno. Sono dei capillari sottili che crescono in maniera abnorme e spesso dopo grandi sforzi. Non sono pericolosi, né provocano dolore e possono scomparire spontaneamente oppure essere rimossi con il laser o l’elettrocauterio.

– Lipomi: sono neoformazioni sottocutanee di forma rotonda oppure ovale e di consistenza molle, costituite da un tessuto adiposo organizzato. Si localizzano in tutte le parti del corpo, ma non sono maligni. Per essere eliminati serve l’asportazione chirurgica.

– Dermatofibromi: sono neoformazioni rigonfie sulla pelle di colore rosso scuro a marrone. Si localizzano sulle cosce e gambe, soprattutto nelle donne, e possono essere eliminati mediante l’sportazione chirurgica

– Cheloidi: sono dovuti ad una abnorme ed eccessiva crescita del tessuto cicatriziale in seguito a ferite, interventi chirurgici, esiti di acne, ustioni o simili. Possono essere trattati con farmaci oppure eliminati con l’asportazione chirurgia o la laser terapia.

– Granulomi piogenici: sono neoformazioni rotonde e rilevati sulla pelle, di colore rosso o rosso scuro, con superficie liscia a volte ulcerata e sanguinante. Crescono in modo molto rapido, ma sono innocui. Possono regredire spontaneamente oppure vengono eliminati con la chirurgia o laser terapia.

Le terapie chirurgiche

Le terapie per queste patologie cutanee variano dalla semplice diatermocoagulazione prevalentemente utilizzate per lesioni benigne di piccole dimensione fino alla ricostruzione con lembi di copertura (oncoplastica) nei casi più avanzati.

Se il tumore è piccolo la procedura chirurgica è semplice, veloce ed eseguibile in anestesia locale. È necessaria un’asportazione chirurgica che normalmente lascia una sottile cicatrice, solitamente poco visibile. L’asportazione di tumori cutanei di dimensioni maggiori può comportare, al fine di un riparo adeguato, l’utilizzo di lembi di pelle ricavati dalle regioni circostanti o di innesti di cute prelevati da altre zone del corpo. In quest’ottica l’esame istologico (esame microscopico della parte asportata) permette di effettuare una diagnosi certa.

Buona parte di questi interventi, se diagnosticati precocemente, possono essere effettuati con anestesia locale o assistita, con ricovero e successiva dimissione nel giorno stesso dell’evento chirurgico. Negli altri casi si esegue un’anestesia generale con degenza, quando le dimensioni, il tipo di patologia, l’area anatomica, l’età e altre patologie concomitanti nel paziente sono a sfavore di una buona prognosi e decorso clinico.

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