
La ginnastica medica: come funziona e i suoi benefici
Esercizi personalizzati e sedute dedicate permettono di conseguire i benefici di un lavoro svolto su misura per ogni paziente. Questo è l’obiettivo della ginnastica medica, una delle tante specialità presenti al centro medico Monza Medicina. Ne parliamo insieme al nostro osteopata e medico Adriano Gardella.
Ginnastica medica: ne parliamo con l’osteopata e medico Adriano Gardella
La ginnastica medica per adulti è un servizio svolto sotto la guida attenta di un fisioterapista, osteopata o medico e ha il compito di far recuperare all’organismo la condizione di salute migliore, secondo delle strategie adeguate. “Lo scopo è quello di ripristinare i modelli cinetici propri del soggetto sano: per tale ragione vengono svolte strategie di lavoro differenti da quelle, ad esempio, della Fisio-Kinesi Terapia – spiega l’osteopata e medico Adriano Gardella del centro Monza Medicina – La ginnastica medica vuole quindi risolvere le restrizioni cinetiche sia dell’apparato locomotore, sia degli altri organi; derivanti da alterazioni strutturali e fisiologiche di questi ultimi, responsabili dei deficit presenti nel soggetto”.
I tipi di ginnastica medica e i suoi benefici
La ginnastica medica si suddivide in Terapeutica, Medica, Ortopedica, Compensativa, Adattata e Respiratoria. “In ogni movimento organico con finalità endogene devono essere presenti le componenti di economia, totalità, armonia e ritmo. La ginnastica medica quindi presuppone sia la conoscenza approfondita degli aspetti morfologici, anatomici e fisiologici, sia la conoscenza degli effetti del movimento sull’organismo umano, nonché delle conseguenze delle alterazioni morfologiche, anatomiche, fisiologiche degli organi e degli apparati sul movimento umano stesso – conclude Gardella – Oltre a curare molte affezioni, non solo muscolo-scheletriche o neuro-motorie, questo tipo di ginnastica comporta importanti benefici anche a coloro che soffrono di deficit respiratori, carenze dell’apparato cardio-circolatorio, distonie neuro-vegetative, stati d’ansia, stipsi, obesità, esiti paralitici di trombosi ed emorragie cerebrali, sindromi ipocinetiche”.
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