Deviazione del setto nasale: diagnosi, trattamento e cura
La diagnosi, il trattamento e la cura della deviazione del setto nasale. Ne parliamo con il dottor Tullio Ibba, otorinolaringoiatra specialista del centro medico Monza Medicina. Dal 2007 ha ricoperto il ruolo di Dirigente medico di I livello della divisione otorinolaringoiatria dell’Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano e dal 2016 è Dirigente medico di I livello all’ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
I diversi tipi di deviazione del setto nasale
La deviazione del setto nasale può essere di diversi tipi. In primis può essere legata allo sviluppo o spontanea: “Nell’adulto il setto nasale non è mai perfettamente rettilineo e mediano, ma presenta spesso ispessimenti e descrive curve ed angolature Sembra che queste, esclusive della razza umana, siano legate al disarmonico sviluppo dello scheletro facciale o alla minor ampiezza dell’angolo che la base del cranio forma con la colonna cervicale – spiega il dottor Ibba – Oppure può essere anche traumatica e causata da un’errata posizione del feto nell’utero, da un trauma durante il parto oppure da traumi di lieve entità in età infantile e spesso dimenticati e ignorati o da traumi in età adulta”.
La loro classificazione
Le deviazioni settali possono essere della cartilagine del setto e quindi interessano la cartilagine oppure anche osteo-cartilaginee che hanno anche una porzione ossea del setto deviata. “In genere per quanto riguarda le deviazioni spontanee, difficilmente la deviazione è presente fin dalla nascita. Di solito compare con il passare degli anni in quanto riconosce come causa un alterato sviluppo delle strutture cranio-facciali. La deviazione del setto nasale si manifesta con difficoltà respiratoria nasale che tende a peggiorare nel tempo come conseguenza del progressivo aumento di volume della parete laterale del naso e prevalentemente controlaterale al lato della convessità della deviazione – precisa lo specialista del centro medico Monza Medicina – Queste modificazioni del turgore della mucosa delle cavità nasali può essere causa di eventuali sinusiti, raffreddori frequenti, respirazione nasale difficoltosa ed eventuali otiti medie. Inoltre spesso la deviazione settale e l’ipertrofia dei turbinati condizionano la respirazione orale e il russamento notturno. Nei casi in cui la deviazione sia così importante da dare ostruzione totale della cavità nasale, il paziente può anche accusare frequenti episodi di malditesta di origine nasale”.
Diagnosi, trattamento e cura
Fondamentale per una corretta diagnosi effettuare una visita specialistica otorinolaringoiatra con l’aggiunta di un esame obbiettivo ed endoscopico delle fosse nasali e una tac massicciofacciale senza messo di contrasto.
“Il trattamento è essenzialmente chirurgico. Gli interventi di settoplastica funzionale o settoturbinoplastica funzionale non devono mai essere eseguiti prima dei 15/16 anni, ma solo ad accrescimento del massiccio facciale completo. Nei casi in cui coesistono deformità estetiche si possono associare interventi di rinoplastica – conclude il dottor Ibba – L’intervento chirurgico di settoturbinoplastica si esegue in anestesia generale, presuppone la durata di circa 60/90 minuti ed il ricovero per una notte dopo l’esecuzione della chirurgia. I tamponi nasali sono delle spugnette che vengono rimosse 24 ore dopo l’intervento senza causare particolari disagio. Dopo l’intervento si raccomanda riposo domiciliare per circa 5-6 giorni”.
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