Allergie: come nascono e come “combatterle”

L’allergia non è altro che una reazione di ipersensibilità causata da reazioni immunologiche verso sostanze solitamente innocue per soggetti normali. Ne parliamo insieme al dottor Giuseppe Di Franco, specialista in allergologia, immunologia clinica, tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio. Dal 1982 al 2012 è responsabile dell’ambulatorio di allergologia dell’Ospedale di Vimercate, mentre attualmente è consulente allergologo della Clinica Zucchi di Monza e specialista del centro medico Monza Medicina.
Allergia: come nasce e come si manifesta
“Le allergie sono causate da reazioni verso determinate sostanze. Stiamo parlando di pollini, acari, derivati epidermici di animali, alimenti, lattice, farmaci ed insetti (prevalentemente imenotteri) – spiega il dottor Di Franco – Si tratta certamente di una malattia sistemica, le cui manifestazioni cliniche possono interessare diversi organi e apparati. Ad esempio la rinite, l’asma, la sindrome oroallergica o l’edema della glottide colpiscono l’apparato respiratorio oppure l’orticaria diffusa, l’angioedema, la dermatite allergica e da contatto si presentano sulla cute. O ancora la congiuntive colpisce gli occhi oppure le sindromi gastrointestinali si concentrano sull’intestino. Infine, le reazioni allergiche possono portare ad una sintomatologia sistemica e generalizzata grave, anche mortale, come lo shock anafilattico”.
Allergie, un dato in costante aumento
Il 30% della popolazione europea risulta affetta da allergia ed il dato (triplicato dagli anni ’50), secondo gli epidemiologi, è destinato ad aumentare. Inoltre, il 30% dei bambini europei soffre di intolleranze e malattie allergiche, di questi il 20% è affetto da rinite e il 10% da asma. Ma quali sono le ipotesi che giustificano questo incremento? “Sicuramente bisogna tener conto della predisposizione genetica, della familiarità e della teoria igienica ‘Hygiene Hypothesis’ – sottolinea lo specialista di Mome – Il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie ed in particolare la diminuzione di alcune infezioni a prevalente trasmissione orofecale ed il minore contatto con alcuni batteri; ha determinato, infatti, uno sbilanciamento del nostro sistema immunitario dai linfociti Th1 (sistema di controllo verso le infezioni) verso quelli Th2 con conseguente rottura della tolleranza verso allergeni, a cui l’individuo è esposto fin dalla nascita e che di solido risultano innocui per la maggior parte della popolazione”.
Tra i vari fattori c’è anche l’influenza dell’inquinamento
“L’inquinamento, in particolare quello veicolare, riduce la capacità di filtro delle mucose. Inoltre l’effetto serra con il riscaldamento del clima contribuisce ad estendere la stagione delle fioriture e ad aumentare il tempo di esposizione ai pollini. Infine, la temperatura alta e l’umidità favoriscono la concentrazione di acari e muffe” conclude il dottor Giuseppe Di Franco.
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