
La corretta alimentazione può aiutare il nostro sistema immunitario? Ne parliamo con il dottor Paolo Camagna
La corretta alimentazione e i giusti cibi possono aiutarci a combattere i principali virus, tra cui anche il Covid-19, supportando al meglio il nostro sistema immunitario? Ne parliamo insieme al dottor Paolo Camagna, protagonista della prima di quattro interviste a quattro specialisti del centro medico MOME – Monza Medicina nel campo della dietologia clinica, della nutrizione e dell’immunologia.
Il dottor Paolo Camagna, specialista del centro MOME
Il dottor Paolo Camagna, specialista del centro Monza Medicina e medico internista specializzato in Diabetologia e Malattie del Ricambio, si occupa di dietologia clinica mirata al trattamento del sovrappeso e dell’obesità e delle patologie del metabolismo ad esse correlate negli adulti e nell’età evolutiva. Da diversi anni conduce incontri aperti al pubblico di divulgazione scientifica inerenti la corretta alimentazione.
Dottor Camagna, la domanda che in molti si fanno in questo periodo è se la giusta alimentazione può aiutare il nostro sistemare immunitario contro virus come il Covid-19.
“Di miracoloso non c’è nulla, ma alcuni studi hanno evidenziato e confermato lo stretto rapporto tra nutrizione e sistema immunitario. In merito alla malattia da Coronavirus, proprio perché pandemia, sono moltissimi gli studi in corso in tutto il mondo e già ci forniscono alcuni risultati da interpretare con la giusta cautela visto che la stiamo osservando da non molto tempo. Comunque, come riguardo a tutti i virus, è importante far lavorare al meglio il nostro sistema immunitario e possiamo certamente agevolarlo con la giusta alimentazione” spiega il dottor Camagna.
“Al centro di tutto c’è il ruolo dell’infiammazione, visto che molti casi gravi di Covid sono legati ad una risposta infiammatoria eccessiva. Per evitare questa situazione e far lavorare al meglio il nostro sistema immunitario possiamo definire una metodologia alimentare che sia salubre ed equilibrata per fronteggiare questa malattia. In quest’ottica sappiamo che la dieta peggiore è quella del mondo occidentale, del Nord America e Nord Europa, caratterizzata da un lato da consumi elevati di bevande zuccherate, dolci, carni eccessivamente lavorate, cibi già pronti ricchi di additivi e di grassi saturi e d’altro canto da scarso consumo di alimenti sani come frutta, verdura, olio extra vergine d’oliva e cereali. Più corretta, invece, è la nostra alimentazione, cosiddetta mediterranea, caratterizzata da cibi più sani e poco lavorati, oltre a un maggior consumo di frutta e verdura. Anche se la nostra alimentazione non è più come molti anni fa perché alcune abitudini e la velocità nelle nostre vite ci hanno comunque in parte allontanato dalla classica dieta mediterranea, sicuramente il nostro modo di mangiare è quello più idoneo a ridurre l’infiammazione e a far funzionare al meglio il sistema immunitario”.
Entrando più nello specifico, quali cibi sono più funzionali per questo scopo?
“Non abbiamo evidenze conclusive, ma si stanno studiando e si hanno risposte positive in merito ad alcuni nutrienti. L’alimentazione che privilegia cibi che contengono vitamina D e zinco gioca un ruolo favorevole per rendere più efficiente il nostro sistema immunitario. Inoltre i polifenoli del mondo vegetale come frutti rossi, uva, frutti di bosco hanno un effetto antiossidante e quindi ci proteggono proprio dall’infiammazione, ciò che è particolarmente importante per i soggetti più a rischio quando esposti ai virus. Infine è importante assumere ogni giorno una buona quota proteica che provenga sia dal mondo animale che da quello vegetale. In conclusione l’importante è cercare di avere un’alimentazione equilibrata, che sia ampia e che attinga a tutti i nutrienti, privilegiando i cibi della dieta mediterranea”.
Possiamo trarre qualche vantaggio dal nuovo “lockdown” in Lombardia per alimentarci meglio?
“Per chi ha la possibilità di restare a casa in smartworking, il consiglio è quello di cogliere questa opportunità per mettere in tavola alimenti cucinati da noi e non cibi già pronti. Non è impossibile conciliare preparazioni rapide e semplici con una nutrizione corretta. A pranzo, se siamo a casa, diventa quindi più semplice e consigliabile preparare un piatto di pasta piuttosto che mangiare un panino o farsi arrivare a casa cibi dai fast food. Anche quando torneremo al lavoro, il consiglio a pranzo è sempre quello di cercare di portarci qualcosa di semplice preparato a casa oppure, se costretti a mangiare fuori, di orientarci su piatti semplici ormai ampiamente disponibili nella nostra ristorazione. Allo stesso modo, alla sera dobbiamo cercare di variare molto la nostra dieta, attingendo a tutti gli alimenti e cercando di privilegiare preparazioni casalinghe rispetto a cibi già pronti”.
Concentrandoci proprio sull’alimentazione, dottor Camagna che consigli può dare in merito a una giornata tipo a tavola?
“La premessa è che si tratta di consigli di carattere generale, mentre per configurare un metodo alimentare corretto è sempre opportuno valutare il paziente nella sua specificità, personalizzando al meglio le scelte così da poter creare un programma ad hoc in base alle caratteristiche, ai gusti e alle eventuali patologie di ogni individuo. Detto ciò, la giornata tipo a tavola per una persona sana inizia subito dalla colazione che non deve essere saltata e che va fatta preferibilmente con una tazza di latte macchiato con biscotti semplici oppure con delle fette biscottate o pane e marmellata o miele. Al posto del latte si può scegliere anche un succo di frutta, una spremuta o uno yoghurt. Va benissimo mangiare anche un po’ di frutta, ma l’importante è non dimenticare una porzione di carboidrati a più lento assorbimento, come biscotti o fette biscottate. Se la colazione viene fatta molto presto è indicato poi consumare uno spuntino a metà mattina con un frutto, uno yoghurt oppure dei cracker e del tè o caffè. Per pranzo va benissimo un primo piatto semplice come una pasta al pomodoro o con olio e parmigiano. Al primo si può aggiungere un piccolo secondo, un pezzetto di formaggio o talvolta dell’affettato, e se possibile una porzione di verdura, anche queste soluzioni agevolmente reperibili anche fuori casa. Infine una porzione di frutta”.
E alla sera?
“Intanto ci tengo a sottolineare che se il pranzo è alle 12.30/13 e prevediamo di cenare dopo le 20, ci può stare un piccolo spuntino pomeridiano sempre con un frutto o uno yoghurt oppure tè e biscotti, così da non giungere eccessivamente affamati alla sera. Per cena, invece, consiglio un secondo proteico di buona sostanza, alternando pesce, carni, uova o legumi, con un contorno, una porzione di pane e una di frutta. Se una persona è sana e non ha problemi di peso si può mangiare anche un bel primo piatto alla sera, purché la porzione non sia eccessiva. Un’ottima scelta sono i piatti di pasta con verdure o con legumi. Infine, durante la serata, non è da abolire la cosiddetta ‘coccola di fine giornata’. Se non si hanno problemi di peso, non c’è nulla di male a mangiare un gelato d’estate o un pezzetto di cioccolato, due o tre noci oppure un dolce nelle altre stagioni. L’importante è cercare di attingere sempre a dolci semplici e con porzioni moderate”.
Infine, dottor Camagna, che consigli può dare sugli orari in cui sarebbe meglio pranzare e soprattutto cenare?
“Come detto in precedenza, è fondamentale non saltare la colazione perché è uno ‘starter metabolico’ che permette al metabolismo di attivarsi fin dal risveglio. La fascia oraria dipende dallo stile di vita e dagli orari di ogni persona, ma direi che quella dalle 6 alle 9 è la migliore. Per il pranzo la fascia più adatta è un po’ più stretta, dalle ore 12 alle 14, così come per la cena che sarebbe meglio consumare tra le 19 e le 20.30. Ovviamente, con gli orari attuali di molti lavoratori spesso diventa difficile cenare in questa fascia, ma comunque l’importante è cercare di farlo prima delle 21. Inoltre questi sono orari riferiti alla vita quotidiana, chiaramente se una o due sere a settimana si esce a cena, è normale mangiare anche un po’ più tardi”.
Leave a reply